Fitodepurazione per il trattamento di reflui da centri urbani
Per i reflui municipali dei centri urbani, IRIDRA propone le seguenti soluzioni basate sulla natura (NBS - Nature-based solutions).
Fitodepurazione classica
- Fitodepurazione a flusso sommerso orizzontale (HF)
- Fitodepurazione a flusso sommerso verticale (VF)
- Fitodepurazione a flusso libero superficiale (FWS)
- Fitodepurazione ibrida (HF + VF, HF + FWS, HF + VF + HF, HF + VF + HF + FWS, VF + HF)
Fitodepurazione di nuova generazione (Fitodepurazione 2.0)
- Fitodepurazione alla francese (FRB)
- Fitodepurazione aerata (FBA™)
- Fitodisidratazione dei fanghi (Sludge drying reed bed - SDRB)
Soluzioni tecnologiche compatte
- Fanghi attivi
- Impianti a sequenza di fasi (Sequencing Batch Reactor - SBR)
- Sistemi a membrana (Membrane Biological Reactor - MBR)
Gli impianti di fitodepurazione sono probabilmente, dopo i sistemi a fanghi attivi, la tecnica di depurazione più diffusa al mondo per il trattamento di scarichi civili come numero di impianti; il loro utilizzo per piccole e medie utenze ha portato alla realizzazione di un gran numero di sistemi soprattutto per case sparse e centri isolati, ma non mancano anche sistemi più grandi per piccoli-medi centri urbani al di sotto di 5000 a.e e anche per capacità maggiori (l’impianto di Orhei in Moldavia può servire fino a 20.000 a.e. E’ una soluzione ormai da lungo tempo testata a livello internazionale che garantisce, se ben progettata, ottimi livelli depurativi e costanza di rendimento.
IRIDRA ha redatto nel 2005 per conto di APAT le Linee Guida Italiane per l’applicazione delle tecniche di fitodepurazione per il trattamento di reflui civili, poi revisionate e rieditate nel 2012 da ISPRA e attualmente uno dei principali strumenti di valutazione al servizio delle amministrazioni comunali e tecnici.
Fitodepurazione per agglomerati urbani di piccola taglia
Per centri urbani di piccola taglia si intendono agglomerati fino a 2.000 a.e., frazioni, comunità isolate.
Molto spesso risulta difficile adottare soluzioni tradizionali per questi casi, le quali prevedono un collettamento delle acque reflue verso gli impianti consortili, con la necessità di installare lunghi condotti fognari spesso di difficile, lunga e costosa realizzazione. Inoltre, i sistemi tradizionali (come ad esempio i fanghi attivi ad aerazione prolungata) non risultano adeguati alle piccole utenze per i seguenti motivi:
- il ridotto numero di abitanti non consente di avere un carico sufficientemente costante per il buon funzionamento del processo;
- risulta difficile ed oneroso assicurare la necessaria manodopera specializzata per la conduzione dell’impianto, con il risultato che gli impianti vanno incontro a prolungati malfunzionamenti per carenza di adeguata gestione;
- lo spurgo periodico dei fanghi richiede costi più alti a causa della localizzazione decentrata e della mancanza di una linea fanghi sul posto, che richiede il trasporto verso impianti più grandi maggiormente attrezzati;
- i costi di gestione complessivi sono piuttosto alti (circa 40-60 €/abitante).
A livello normativo, il D.L. 152/06 all'Art. 105 richiede che i reflui provenienti da agglomerati fino a 2000 a.e., se recapitanti in acque dolci, o fino 10.000 a.e. se recapitanti in acque marino-costiere, siano sottoposte a trattamento appropriato, i quali devono essere individuati con l'obiettivo di:
- rendere semplice la manutenzione e la gestione;
- essere in grado di sopportare adeguatamente forti variazioni orarie del carico idraulico e organico;
- minimizzare i costi gestionali.
- Viene demandato alle regioni il compito di individuare i trattamenti appropriati nei regolamenti regionali di attuazione.
Nel D.L.152/06 la fitodepurazione è riconosciuta come trattamento appropriato per piccole e medie comunità e come tale rientra in tutti gli elenchi di trattamenti appropriati riportati nei regolamenti regionali; tra queste è l’unica che consente al tempo stesso di ridurre a zero i consumi energetici, di riutilizzare le acque e con il minor impatto ambientale tale da consentire anche il recupero di aree degradate.
Impianto di fitodepurazione di Castelluccio di Norcia (1452 m slm) inserito nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, progettato da IRIDRA nel 2011 in collaborazione con REgione Umbria e operativo dal 2012.
Fitodepurazione per agglomerati urbani di media taglia
Per centri urbani di media taglia si intendono agglomerati sopra ai 2.000 a.e.
Per tali agglomerati i limiti sono generalmente più restrittivi ed imposti dalla normativa nazionale (Tabella 1 e 3 D.L.152/06 per scarico in acque superficiali; questo non è un problema nell’applicazione di sistemi di depurazione naturale che, con le opportune scelte impiantistiche, possono rispettare tali limiti allo scarico, assicurando una adeguata capacità di nitrificazione e denitrificazione. Un’ulteriore vantaggio è che nel caso di utilizzo di sistemi di fitodepurazione può essere omesso lo stadio di disinfezione finale, obbligatorio per tutti gli altri tipi di impianto.
L’unico limite può essere rappresentato dalle superfici richieste, che non sempre possono essere disponibili o i cui costi di acquisizione possono incidere sulla sostenibilità economica dell’intervento; allo stesso tempo però va considerato il minor impatto paesaggistico dei sistemi di depurazione naturale, che ne permette un più agevole inserimento ambientale ed urbanistico rispetto ad impianti a fanghi attivi. La maggiore area impiegata spesso può essere l’opportunità di ricreare paesaggio e ambienti ecologici di pregio.
L’impianto di Dicomano (FI) è dimensionato per 3500 a.e. e occupa un’area di circa 1 ettaro; l’impianto di Orhei dimensionato per 20.000 a.e. occupa un’area di soli 5 ettari. Superfici che sono da ritenersi più che accettabili, ed ulteriormente riducibili ricorrendo a sistemi di fitodepurazione aerati.
Impianto di fitodepurazione per il trattamento dei reflui della città di Orhei (20.000 a.e. - Moldavia), progettato da IRIDRA in collaborazione con P&P, SWS, Hydea.
Fitodepurazione vS Impianti di depurazione tecnologici centralizzati - Generalità
Gli impianti di fitodepurazione rappresentano una delle tecniche più utilizzate nel mondo per depurare le acque reflue domestiche e non solo. Le strategie di centralizzazione depurativa (cioè fare lunghi tratti di fognatura per poi convogliare gli scarichi di centri urbani a volte anche molto distanti tra loro ad un unico impianto di depurazione) portate avanti senza una reale valutazione degli impatti ambientali hanno portato a seri squilibri nel ciclo delle acque: accade che si prelevano acque da un acquifero o da un corpo idrico, per poi restituirle ad un altro bacino. I grossi impianti di depurazione tecnologici, se nel caso dei grandi centri urbani sono una soluzione spesso pressoché obbligatoria, costituiscono una fonte di impatto non trascurabile sul territorio sia in termini di inserimento ambientale, sia per gli alti consumi energetici, l’alta produzione di fanghi di supero, l’utilizzo di prodotti chimici. Anche gli impatti sulla qualità delle acque possono non essere così positivi nonostante l’alto grado di depurazione conseguito, in quanto i volumi enormi di acque di scarico seppur depurate (in conseguenza della centralizzazione depurativa) portano sempre una quantità considerevole di inquinanti al fiume, a volte maggiore di quanto può soppo>rtare soprattutto in estate quando i flussi di acqua molto ridotti li rendono molto più sensibili. L’approccio di decentralizzazione depurativa, cioè di realizzare piccoli impianti delocalizzati sul territorio minimizzando le reti fognarie, in molti casi può essere conveniente sia in termini economici (se è vero che i grossi impianti hanno un costo per metro cubo di acqua depurata ridotto per effetto delle economie di scala, le fognature costano molto e vanno gestite) che ambientali, riducendo gli squilibri visti prima. In molti casi poi (per frazioni isolate, case sparse, rifugi montani ecc) è quasi impossibile realizzare collegamenti fognari a depuratori consortili .Gli impianti tradizionali (fanghi attivi) mal si adattano a piccoli-medi centri perché risentono maggiormente delle variazioni di carico idraulico ed inquinante giornaliero e stagionale e richiedono una gestione condotta in maniera costante da personale specializzato; invece i sistemi di fitodepurazione in questi casi rappresentano una valida alternativa a basso costo sia di investimento che soprattutto di gestione, tollerano bene le fluttuazioni di carico, possono essere gestiti da personale non specializzato in maniera non continuativa. Principi che sono richiesti anche dalla vigente legge sulle acque (D.Lgs. 152/06) che indica i sistemi di fitodepurazione come la soluzione maggiormente appropriata per scarichi provenienti da agglomerati al di sotto di 2000 persone, per scarichi caratterizzati da una fluttuazione del carico in ingresso, nonché come sistemi di trattamento terziario per utenze più grandi.
Fitodepurazione vS Impianti di depurazione tecnologici centralizzati - Costi
I costi di investimento iniziale di un impianto di fitodepurazione sono generalmente comparabili con le tecniche convenzionali (impianti a fanghi attivi) fino a circa 2000 a.e., dopo di ché le economie di scala e l’incidenza del costo del terreno possono incidere a favore di sistemi a fanghi attivi. In media si può considerare un costo di circa 100 €/m2 di superficie utile; i costi possono variare in funzione sia della tipologia scelta e dell’obiettivo depurativo, sia della taglia dell’impianto (per impianti molto piccoli è più ragionevole pesare a costi di 150-200 €/m2, sia in funzione del costo di fornitura e trasporto del materiale di riempimento.
Costi impianti di fitodepurazione comparati con impianti a fanghi attivi (elaborazione IRIDRA da Masotti, 2009)
I costi di gestione sono invece largamente inferiori rispetto ai sistemi a fanghi attivi, a causa soprattutto del nullo o ridotto impiego di energia elettrica, come si può vedere anche dal grafico seguente. Generalmente si può considerare una media di 14 €/a.e. all’anno (per sistemi alla francese di 7-8 €/a.e. non avendo fanghi da smaltire), contro costi di manutenzione e gestione di sistemi a fanghi attivi che per utenze al di sotto di 2000 a.e. possono avere un incidenza almeno 5 volte superiore (50-100 €/a.e.). Inoltre va considerato che un sistema di fitodepurazione non richiede un presidio fisso né l’impiego di manodopera specializzata per la sua gestione, il che riduce ulteriormente gli oneri gestionali.
Comparazione dei costi energetici tra varie tipologie di sistemi di depurazione convenzionali e sistemi di fitodepurazione (treatment wetlands) (Kadlec&Wallace, 2009)
Costi impianti di fitodepurazione comparati con impianti a fanghi attivi (elaborazione IRIDRA)
Progetti IRIDRA
Comune di Castelluccio di Norcia (PG)
Luogo: Comune di Castelluccio di Norcia (PG)
Abitanti equivalenti trattati: 1000
Tipologia di impianto: FRB + VF + FWS
Peculiarità: Inserimento paesaggistico in zona di alto pregio ambientale (Parco Naturale dei Monti Sibillini)
Anno di realizzazione: 2012
Città di Ohrei (Moldavia)
Luogo: Città di Ohrei (Moldavia)
Abitanti equivalenti trattati: 20,000
Tipologia di impianto: FRB + VF
Peculiarità: Impianto di fitodepurazione primario e secondario più grande in Europa e tra i più grandi al mondo. Progetto finanziato dalla World Bank
Anno di realizzazione: 2013
The Orhei CWTP consists of screening, grit removal and equalization as a primary treatment; the primary sedimentation phase has been skipped, because it's carried out directly at the secondary treatment stage by the so-called French system. The system consists of 4 lines operating in parallel independently. Each line is composed of two stages in series:1st Stage - French system (vertical flow reed beds fed with raw wastewater where there's a formation of a sludge aerobic layer on the surface, removed every 10-12 years.2nd stage - vertical submerged flow reed beds.Total surface 35000 m2 (5 ha the gross area). Surely one the largest Constructed Wetlands for secondary treatment of municipal wastewater present worldwide!
Design Team: SWS Srl, IRIDRA Srl, HYDEA Srl, POSH&Partners GmbH
Realisation Works by: HEILIT Umwelttechnik GmbH in association with BioPlanta GmbH
Management APACANAL Orhei
Antissa, isola Lesvos (Grecia)
Luogo: Antissa, isola Lesvos (Grecia)
Portata trattata: 10 m3/d off season - 100 m3/d touristic season
Tipologia di impianto: UASB + VF saturo + VF insaturo
Peculiarità: Sito pilota HYDRO 1 del progetto HYDROUSA, volto al riuso delle acque reflue in ottica di una economica circolare, con recupero di energia e fanghi (UASB) e acqua reflua depurata e ricca di nutrienti per la fertirrigazione di un'area agroforestale (HYDRO 2)
Anno di realizzazione: 2021
The effluent is reused in an Agroforestry site (HYDRO 2) for food production.
HYDRO 1+HYDRO 2 and the monitoring tools were designed by a multidisciplinar group involving different European partners (Aeris, Iridra, Alchemia Nova, Agenso, NTUA, UNIVPM) and target to have a full circular economy approach for wastewater, recovering energy and sludge from UASB, water and nutrients from CW, producing valuable food in HYDRO 2.
The CW stage has the following characteristics: 1st stage saturated vertical subsurface downflow CW, VF1 SAT, with a bed of 17.5x14 m (245 m2);
2nd stage unsaturated intermittent load VF CW, VF2 UNSAT, which is divided in 3 beds to fit the local orography; the 3 beds host the 4 VF2 UNSAT lines for batch feeding (lines A, B, C, and D); each line sizes 18x8.5 m, i.e. about 150 m2; the total net surface of VF2 UNSAT is equal to about 600 m2.
HYDRO 1 and HYDRO 2 are two of the six pilots of the HYDROUSA project
Villaggio di Sarra, Nablus (Palestina)
Luogo: Villaggio di Sarra, Nablus (Palestina)
Abitanti equivalenti trattati: 4300
Tipologia di impianto: VF + HF
Peculiarità: Miglioramento delle condizioni igienico - sanitarie e riuso delle acque nell’irrigazione delle coltivazioni olivicole. Progetto finanziato dall'EU
Anno di realizzazione: 2012-2013
The two WWTP has been officially started in October 2014.
Comune di Dicomano (FI)
Luogo: Comune di Dicomano (FI)
Abitanti equivalenti trattati: 3500
Tipologia di impianto: HF + VF + HF + FWS
Anno di realizzazione: 2003
This multi-stage plant (SFS-h + SFS-v + SFS-h + FWS) is the biggest secondary treatment Constructed Wetland system in Italy.
Canile municipale di Lavello (PZ)
Luogo: Canile municipale di Lavello (PZ)
Abitanti equivalenti trattati: 300 cani
Tipologia di impianto: HF + VF + VF
Anno di realizzazione: 2006
Frazione Celle sul Rigo, San Casciano dei Bagni (SI)
Luogo: Frazione Celle sul Rigo, San Casciano dei Bagni (SI)
Abitanti equivalenti trattati: 620
Tipologia di impianto: HF (5 vasche)
Anno di realizzazione: 2004
Località Lago Santo, Cembra (TN)
Luogo: Lago Santo, Cembra (TN)
Abitanti equivalenti trattati: 450
Tipologia di impianto: HF (2 vasche)
Anno di realizzazione: 2008
Villaggio di Chorfech (Tunisia)
Luogo: Villaggio di Chorfech (Tunisia)
Abitanti equivalenti trattati: 450
Tipologia di impianto: HF + VF + HF
Peculiarità: Impianto realizzato nell'ambito del progetto Zer0-M
Anno di realizzazione: 2008
Comune di Spannocchia (SI)
Luogo: Comune di Spannocchia (SI)
Abitanti equivalenti trattati: 60
Tipologia di impianto: HF + FWS
Anno di realizzazione: 1999
Comune di Dozza (BO)
Luogo: Comune di Dozza (BO)
Abitanti equivalenti trattati: 120
Tipologia di impianto: HF (2 vasche)
Anno di realizzazione: 2002
Penitenziario dell'Isola di Gorgona (LI)
Luogo: Penitenziario dell'Isola di Gorgona (LI)
Abitanti equivalenti trattati: 100-400
Tipologia di impianto: HF (2 vasche)
Anno di realizzazione: 1996
Villaggio di Hajja (Palestina)
Luogo: Villaggio di Hajja (Palestina)
Abitanti equivalenti trattati: 1000
Tipologia di impianto: VF + HF
Anno di realizzazione: 2013
Frazione di Marciola, Scandicci (FI)
Luogo: Frazione di Marciola, Scandicci (FI)
Abitanti equivalenti trattati: 125
Tipologia di impianto: HF
Anno di realizzazione: 2001
Comune di Montecarotto (AN)
Luogo: Comune di Montecarotto (AN)
Abitanti equivalenti trattati: 180
Tipologia di impianto: HF
Anno di realizzazione: 2001
Frazione di Mosciano, Scandicci (FI)
Luogo: Frazione di Mosciano, Scandicci (FI)
Abitanti equivalenti trattati: 60
Tipologia di impianto: HF
Anno di realizzazione: 2001
Frazione di Olle, Finale Ligure (SV)
Luogo: Frazione di Olle, Finale Ligure (SV)
Abitanti equivalenti trattati: 200
Tipologia di impianto: HF + VF + HF + FWS
Anno di realizzazione: 2000
Frazione di Palazzone, San Casciano dei Bagni (SI)
Luogo: Frazione di Palazzone, San Casciano dei Bagni (SI)
Abitanti equivalenti trattati: 600
Tipologia di impianto: HF (7 vasche)
Anno di realizzazione: 2005
Frazione di Ponte a Rigo, San Casciano dei Bagni (SI)
Luogo: Frazione di Ponte a Rigo, San Casciano dei Bagni (SI)
Abitanti equivalenti trattati: 120
Tipologia di impianto: HF
Anno di realizzazione: 2002
Frazione di Villa Marchese, Guado Cattaneo (PG)
Luogo: Frazione di Villa Marchese, Guado Cattaneo (PG)
Abitanti equivalenti trattati: 150
Tipologia di impianto: HF
Anno di realizzazione: 2003-2004
Shirvan village, Hajigabul lake (Azerbaijan)
Luogo: Shirvan village, Hajigabul lake (Azerbaijan)
Abitanti equivalenti trattati: 325 a.e. (riferito al carico organico)
Tipologia di impianto: FWS
Anno di realizzazione: 2020
To prevent the pollution of the Hajigabul lake, the UNDP Kura Project decided to restore a habitat able to treat the polluted water before it flows into the lake: the use of constructed wetlands to treat.
According to the design, the constructed wetland is able to treat a flow of about 3 l/s, derived from the existing small channel flowing into the lake, in whitch wastewater produced by the small community of Shirvan are discharged untreated. The general lay-out of the proposed treatment wetland can be summarized as follows: (i) Preliminary treatment and polluted water diversion: a manual screen in envisaged to block coarse solids along the existing outflow and a small weir, about 20 cm high that feeds a pipe to extract part of the flow (maximum around 10 l/s) and directs it to a pumping station that diverts the flow into the CW; (ii) Constructed Wetland: the CW is composed by one single stage of Free Water Surface System (FWS) fully vegetated with emergent plants; total area of the bottom 4350 m2, total area of the water surface 5480 m2; (iii) Gravity discharge into the lake.
The system is designed to discharge a treated water with the following water quality characteristics: BOD5 < 30 mg/l, COD < 100 mg/l; TSS < 60 mg/l; E.coli reduction > 90%